TAROCCHI E SIMBOLISMO

Arthur Edward Waite, studioso di occultismo, usò il simbolismo come chiave dei tarocchi:

“I veri Tarocchi sono puro simbolismo. Non parlano altra lingua e non offrono altri segni. Chiarito l’intrinseco significato dei simboli, avremo un alfabeto capace di infinite combinazioni e perfettamente comprensibile. Sul piano più alto i Tarocchi offrono la chiave dei Misteri, in modo né arbitrario né ovvio.

Gli Arcani Maggiori raffigurano i valori simbolici di idee universali dietro i quali si celano i valori inespressi della mente umana. Le dottrine segrete in essi depositate non sono altro che il conseguimento da parte di pochi delle verità insite nella coscienza di tutti, ma non percepibili all’uomo qualunque. Ogni dottrina segreta è avallata da una relativa pratica o esperienza.”

Tuttavia, i ventidue Arcani Maggiori sono connessi anche alla vita quotidiana:

Tutti dipendiamo dalla luce e dal calore del Sole, la Luna influenza umori e maree, la curiosità si spinge a studiare le Stelle; siamo dominati da due grandi debolezze umane: l’amore (l’Amoroso) e la fortuna (la Ruota della Fortuna); i momenti di indecisione ci tengono in sospeso come l’Impiccato, lo smarrimento ci stacca dal passato come nella Torre colpita dal fulmine; ognuno ha in sé la creatività del Magio, una vena di follia del Matto e qualcosa di demoniaco (il Demonio); abbiamo incontrato l’uomo d’affari (l’Imperatore) e la donna efficiente (l’Imperatrice); religiosità e sentimentalismo ci inducono al tradizionalismo del Papa; la Papessa ci mette a disagio con la sua saggezza ininfluenzabile. La nostra vita frenetica ci trascina come un Carro tirato da cavalli, dimentichi delle virtù cardinali della Temperanza, della Giustizia, e della Forza; il tempo (Eremita) scorre velocemente e dopo una vita spesa alla ricerca del Mondo siamo chiamati al Giudizio nel momento della Morte.