Durante le lezioni di Pranopratica ognuno di noi ha testato e utilizzato la propria “energia Pranica” utilizzando le mani come un meraviglioso strumento di valutazione energetica e di riequilibrio. In effetti lo strumento mano è un meraviglioso prolungamento del nostro io, della nostra intelligenza, della nostra anima ed è il più grande ed efficace collegamento fra la nostra esistenza e il mondo esterno.

La mano ha rappresentato il più grande passo avanti nell’evoluzione della terra; in particolare il pollice ha permesso l’affinamento delle tecniche manuali e la costruzione di utensili atti all’utilizzo in agricoltura. Se poi diamo uno sguardo all’ omunculus cerebrale ci salterà all’occhio sicuramente l’enorme rappresentazione che la nostra mano ha a livello della corteccia cerebrale. Segno questo che l’evoluzione ha privilegiato questa importante parte del corpo.

È nella pratica comune riscontrare gravi problemi depressivi in pazienti che hanno avuto traumatismi anche non gravi alla mano.

Se diamo uno sguardo all’arte si può tranquillamente notare che la mano viene rappresentata da tutti i più grandi artisti che grazie proprio a mani illuminate e uniche riescono a creare.
Se pensiamo bene poi all’utilizzo della mano nella nostra vita ci renderemo conto che:

  • La mano serve a leggere (ciechi)
  • La mano serve a parlare (muti)
  • La mano viene comunemente utilizzata per gesticolare e per salutare.
  • E rappresenta in moltissime etnie diverse un simbolo di forza e di amicizia.

Ma pensandoci bene la mano rappresenta per noi pranopratici il manipolo meraviglioso che veicola le nostre sensazioni e le nostre capacità sensoriali.

La mano come strumento di valutazione energetica e come farmaco/non farmaco per stare meglio, per entrare in sintonia e mettere in ordine le disordinate energie dell’Uomo.
La mano che Paganini utilizzava come un meraviglioso strumento di arte e che rappresentava la sconvolgente espressione del virtuosismo può quindi essere strumento di vita e può darci molte informazioni sulla salute e sul percorso esistenziale di una persona. Ma questo è altro discorso…