Ed eccoci alla fine del percorso.

Se è stato elettrizzante seguire passo dopo passo le formidabili scoperte del XIX secolo, è stato quasi impossibile spalancare la nostra mente per comprendere nuove dimensioni e concetti del ‘900 espressi da Einstein fino ad arrivare ai concetti della fisica quantistica che hanno cambiato la visione del mondo che ci circonda.

Includere la dimensione spazio-tempo nella nostra rassicurante e consueta tridimensionalità o fare nostro il concetto di indeterminazione onda/particella dell’elemento più piccolo di cui si compone l’atomo, sono sforzi giganteschi per il nostro cervello, ma ci mostrano quanto non ci siamo curati o non siamo stati informati correttamente di ciò che stava accadendo. È come se per capire e accettare dovessimo aggiungere un ulteriore senso ai cinque che utilizziamo normalmente e questo non è per niente facile. Ma lo sforzo alla fine ci premia aprendoci ad un mondo fantastico dove navighiamo nel cosmo alla velocità della luce oppure nei sistemi più reconditi del nostro organismo con una consapevolezza diversa e con la crescente convinzione che non è vero che Tutto si muove incurante di noi, ma che invece noi siamo parte di questo, connessi con tutti e con Tutto.

Non significa cambiare vita e abitudini, non significa rinunciare a nulla, ma aggiungere nuove possibilità e percezioni alla nostra esistenza.

La capacità di vibrare ed essere in sintonia e connessione con tutto ciò che esiste nel nostro universo ed anche in tutti quelli paralleli è innata, ma bisogna sapere che esiste.

Partecipare al corso di Pranopratica alla A.MI. University di Milano è stata una delle cose più interessante della mia esistenza. A parte la competenza e gentilezza sia dei docenti che dei dirigenti, quello che dal punto di vista umano più mi ha colpito è stato il senso di appartenenza e “risonanza” che ho sviluppato nei confronti del gruppo con cui ho condiviso gli studi ed esperienze.

Dal punto di vista spirituale affinare la capacità di “sentire” la persona, di stabilire una connessione energetica-vibrazionale è stato entusiasmante. Imparare a visitare gli universi paralleli di altri esseri umani è stato sorprendente ed indimenticabile. Sorprendente perché durante la lezione, dopo la parte teorica, quando è stato il momento di cominciare la parte pratica, anche se deciso ad impegnarmi totalmente, non credevo assolutamente di riuscire subito, al primo colpo. Ed invece si è aperto a me un mondo nuovo, anzi svariati nuovi universi!

Credo che il mio futuro in questo campo sarà continuare ad apprendere ed aumentare la conoscenza del mondo olistico e parallelamente sviluppare e amplificare la connessione con il mio profondo, con gli altri e con il Tutto, nel solco, tracciato da chi mi ha formato, della sincerità e apertura verso il prossimo, anteponendo sempre il benessere di mente, anima e corpo della persona al mio interesse personale.

“Nella nostra epoc l’uomo ha perso ideologicamente la strada… La scienza si è spinta troppo oltre nel distruggere la fiducia dell’uomo nella sua grandezza spirituale… e gli ha istillato la convinzione di essere semplicemente un insignificante animale, che si è evoluto per caso e necessità, in un altrettanto insignificante pianeta, sperduto nella grande immensità del cosmo… Noi dobbiamo renderci conto dei grandi misteri della struttura materiale e del funzionamento dei nostri cervelli, della relazione tra cervello e mente e della nostra immaginazione creativa”.           (John Carew Eccles, Nobel nel 1963 per medicina e neurofisiologia )   

Liberamente tratto dall’elaborato finale di M. L.                              

Elena Pagliuca per A.MI. University

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